AURATA FONTE

Aurata Fonte è una formazione dedita allo studio e alla proposta della musica antica (dal periodo rinascimentale al tardo barocco) e affonda le proprie radici nella riscoperta storica e filologica della prassi esecutiva dell’epoca. I componenti hanno studiato con insigni maestri quali Roberto Gini, Wieland Kujken, Mauro Valli, Enrico Onofri, Giovanni Acciai, Luigi Ferdinando Tagliavini, Francesco Tasini, Luigi Mangiocavallo, Maurizio Naddeo, Masaaki Suzuki, Marcello Gatti e Barthold Kujken, Christophe Rousset, Gordon Murray e Ottavio Dantone.

Nel repertorio Barocco i membri dell’ ensemble  utilizzano  strumenti originali e  hanno collaborazioni con gruppi specializzati come Europa Galante, Ensemble Concerto, I Barocchisti, Accademia Bizantina, Armonia delle Sfere, La Calandria, Ensemble Terre d’Otranto, Albanian Baroque Ensemble, Harmonicus Concentus, Cantar Lontano, Canalgrande, Il Continuo, Bach Collegium Japan, Rassegne organistiche e Orchestre da camera.

Hanno suonato in molte sale importanti nel mondo: Salle Playel di Parigi, Teatro Real di Madrid, Palau della musica di Barcellona, Barbican center di Londra, Royal Albert Hall Londra, Concertgebow Amsterdam, Cina, Giappone, Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda. Festival di Ferrara Musica.

L’ensemble é stato scelto con una selezione internazionale dal festival Echi Lontani di Cagliari nella stagione 2018

Aurata fonte Ensemble
“Opera Scanderberg” di Antonio Vivaldi
Arie ritrovate

24 novembre 2018 ore 20
Cattedrale di Pristina

Lamentazioni di Geremia: dalla solitudine alla resurrezione

Piacere Complesso

È un concerto con musiche di Purcell, Bach, Marin Marais, Couperin e Handel, centrato sulla convivialità, cibo e nutrimento, profumi e vino.

Alla massima forma tre voci, flauto, due violini, viola, viola da gamba (e cello), clavicembalo. Eventuale programma con formazione di quattro musicisti.

SVELARE L' OPERA

“Svelare l’Opera” è un progetto di ricerca e produzione musicale di Musica Barocca e Rinascimentale a cura di Aurata Fonte Ensemble

Le Arie ritrovate dell’opera Scanderbeg di Antonio Vivaldi

Progetto del 2018 a cura di Aurata Fonte Ensemble

Il programma di questo progetto, incentrato sulle arie di Vivaldi dell’opera Scanderbeg, nasce dal doppio anniversario ricorrente quest’anno: i 550 anni dalla morte di Gjergj Kastrioti detto Scanderbeg, 1405-1468, valoroso condottiero albanese nella guerra contro l’invasione ottomana,  e  i 300 anni dalla prima esecuzione assoluta dell’opera omonima (la cui partitura originale è andata perduta, tranne quattro arie e due recitativi) composta da Antonio Vivaldi.

Per questa importante occasione il musicologo albanese Perikli Pite, violoncellista e ideatore del progetto, è riuscito ad individuare e ritrovare altre sei arie utilizzate nell’opera perduta composta sul libretto di Antonio Salvi.

L’accurata ricerca musicologica sulla tecnica di riutilizzo delle stesse arie in opere differenti da parte di Vivaldi, ci permette oggi di ascoltare e creare un’ idea sul risultato finale della realizzazione dell’opera dedicato al grande eroe albanese a Firenze nel giugno del 1718.

 

RASSEGNA STAMPA

Firenze 22 giugno 2018, prima esecuzione: “Il Vivaldi ritrovato per i trecento anni dal primo biglietto della Pergola” La Repubblica (leggi l’articolo)

 

Francesco Geminiani: Sonata op.5 n. 5 ( Adagio, Allegro) La Haye 1747

COLLABORAZIONI

Concerto Segreto

Concerto interamente dedicato a Laura Peperara, componente del Concerto delle Dame Principalissime di Margerita Gonzaga D’Este, a cura di Elio Durante e Anna Martellotti. Due voci e clavicembalo

Aurata Fonte Ensemble con Bal Danza

Attraverso i libri di Sara Marconi, abbiamo realizzato quattro narrazioni musicate e sonorizzate sui personaggi dellOrlando Furioso, collaborando col Comune di Ferrara, l’associazione Bal’Danza ed il Palazzo dei Diamanti.

Sigla per il progetto a cura di Daniele Salvatore.

Due narratori, voce, flauto, chitarra rinascimentale, percussioni, viola da gamba.

Armonia delle Sfere

Il programma è interamente dedicata a due donne che hanno influenzato la musica nella corte di Luigi XIV, Elisabeth de la Guerre e Antonia Bembo. La preziosa compositrice veneziana, Antonia Bembo, si trasferì e fu attiva a Parigi tra il XVII e il XVIII secolo e, grazie alle sue doti musicali, ricevette dal Re Sole una pensione vitalizia.

Due voci, flauto, viola da gamba, clavicembalo e eventualmente liuto e/o arpa.